L’anello debole, 12 nuovi corti fruibili in versione integrale

FERMO - Sono da oggi disponibili in versione integrale, sul sito del Capodarco L’altro festival, 12 cortometraggi che hanno partecipato alle edizione 2018 e 2017 del Premio L’anello debole. Il bando consente infatti agli autori di scegliere la tempistica della pubblicazione online della loro opera: subito dopo la prima selezione, dopo un anno, due anni o di non autorizzarla.

Tra le nuove pubblicazioni anche due cortometraggi che si sono aggiudicati un premio: La morte secondo Cristina di Cristiano Barducci e Daniele Di Domenico, Premio speciale della Giuria di qualità nel 2018 per la sezione "Audio cortometraggi" e Uncut di Simona Ghizzoni e Emanuela Zuccalà, Premio speciale della Giuria di qualità nel 2017 per la sezione "Cortometraggi della realtà".
Ne “La morte secondo Cristina”, un’addetta all'obitorio dell'Ospedale Bufalini di Cesena, si racconta affrontando quello che nella nostra società è ancora un tabù: la morte. Tra ricordi ed esperienze quotidiane Cristina parla di sé stessa e del suo lavoro, restituendoci il ritratto, inedito, di una figura professionale poco compresa e troppo spesso stigmatizzata.
Uncut” è un cortometraggio-documentario che indaga in profondità̀ il tema delle mutilazioni genitali femminili, raccontando come in quattro Paesi africani – Somalia, Kenya e Etiopia – le donne si siano coalizzate per dire basta a questa pratica crudele, talvolta pagando a caro prezzo il loro coraggio.

Tra le opere pubblicate oggi integralmente anche due finalisti dell’edizione 2017, rispettivamente nei “Cortometraggi di fiction” e nei “Cortissimi”: Respiro di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, un video claustrofobico e molto forte, tratto da una storia vera, su una rifugiata siriana e il suo tentativo disperato di attraversare il confine italiano; I love Norcia di Paolo Pisanelli, realizzato insieme ai ragazzi e alle ragazze dell’Istituto “De Gasperi - Battaglia” di Norcia che hanno vinto il concorso Miur “Scrivere il Teatro” con un testo basato sui messaggi WhatsApp inviati durante il terremoto del 2016.

Le altre opere del 2018 che da oggi sono fruibili integralmente sono tre cortometraggi della realtà e due cortometraggi di fiction.
Per la “realtà”: La foresta d'oro di Emanuela Zuccalà per Cesvi Onlus, sulla “nuova febbre dell’oro” che sta distruggendo l’Amazzonia peruviana; Sudan del sud - la rotta dei rifugiati di Michele Bertelli e Javier Sauras che racconta storie di profughi in fuga dalla guerra civile e dalla fame; Lost di Daniele Suraci, ambientato nella Valnerina colpita dal terremoto del 2016.
Per la “fiction”: Guerra invisibile di Bernardo Hernández Conejero, dove, in un periodo di forte minaccia terroristica, due poliziotti spagnoli decidono di seguire un possibile sospetto; 08 giugno '76 di Gianni Saponara che ripercorre il giorno dell’omicidio  da parte delle Brigate Rosse di tre uomini dello Stato: il giudice Francesco Coco, l'autista Antioco Deiana e la scorta Giovanni Saponara.

Un cortometraggio della realtà e due cortometraggi di fiction le altre opere pubblicate del 2017: Other side - Canto alla luna di Massimo Fanelli, che vede come protagonista Mauro Ramerio, poeta e attore senza dimora; Il peggio di me di Giovanni Pellegrini per il Centro donna Venezia sulle ossessioni che possono portare alla violenza e Mezza sala di Barbato De Stefano, una critica metaforica dei tagli alla cultura, forieri di conseguenze drammatiche sulle compagnie teatrali, compagnie di giro, sui teatri e i cinema abbandonati.

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