Economia circolare, al Capodarco l’Altro festival premio speciale al miglior corto su ambiente e riciclo

L’economia circolare, secondo la definizione che ne dà la Ellen MacArthur Foundation “è un termine generico per un’economia industriale che è a scopo riparatorio e nella quale i flussi di materiali sono di due tipi: i materiali biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e i materiali tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”.

Il concetto di “circolarità” evidenzia dunque la necessità del riuso e riciclo delle risorse che ,in questo modo, rimarrebbero nel ciclo economico per un tempo maggiore rispetto a quanto avviene nell’attuale modello, cosiddetto lineare, in cui le risorse si collocano sulla linea unidirezionale di estrazione-produzione-consumo-smaltimento. A livello mondiale si calcola che il sistema economico consumi circa 65 miliardi di tonnellate di materie prime all'anno, molte delle quali sono limitate e la cui estrazione e lavorazione comporta un costo ambientale per il pianeta.

Per l’importanza che ad oggi rivestono i concetti di rigenerazione e ripristino delle risorse, il premio internazionale L’Anello debole ha previsto nel nuovo bando 2015 l’assegnazione di un premio speciale in denaro di 1.000 euro al miglior cortometraggio dedicato a temi ambientali, con particolare riferimento all’ambito del riciclo, dell'educazione al non abbandono dei rifiuti e al concetto della “circular economy”. Il premio sarà assegnato dalla società consortile Ecopneus, alla quale spetterà anche la scelta dell’opera vincitrice, nel corso del Capodarco l’Altro festival in programma dal 22 al 27 giugno 2015 presso la Comunità di Capodarco di Fermo. La scadenza per l’invio delle opere è il 7 aprile.

Ecopneus è una società consortile senza scopo di lucro nata nel 2009 per gestire il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero finale dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) in Italia. Rappresentando circa il 70% del mercato del ricambio di pneumatici nel nostro Paese, Ecopneus è oggi il principale protagonista nell’ambito del sistema nazionale di rintracciamento, raccolta e recupero dei pneumatici fuori uso, un sistema che nel suo complesso deve garantire a regime il recupero del 100% dei PFU generati ogni anno. Ha, infatti, la responsabilità di gestire la maggior parte delle oltre 350.000 tonnellate di pneumatici che ogni anno arrivano a fine vita in Italia: pneumatici per autovettura, autocarro, mezzi a 2 ruote, mezzi industriali ed agricoli.

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