Capodarco l'altro festival

“Mi ha fatto impressione capire che da quelle porte sono passate persone che poi non sono tornate più”. Ranim è una delle studentesse che a Milano partecipa al progetto sulle pietre d’inciampo. L’idea è dell’artista tedesco Gunter Demning, che dal 1995 realizza piccoli blocchi d’ottone e li pone davanti all’ultima abitazione dei deportati. Nomi e date scolpite nella pietra. I ragazzi della scuola media Quintino di Vona ripercorrono quelle vite strappate.  “La Shoah è stata il risultato di scelte. Gli studenti imparano che scegliere è sempre possibile” – spiega la vicepreside Alessandra Minerbi.