Capodarco l'altro festival

Carceri e media, un rapporto complicato, spesso distorto. Fanno notizia soprattutto gli episodi crudi che avvengono negli istituti penitenziari. Ma dietro le sbarre può esserci altro. Il Gruppo della Trasgressione è un esempio. Fondato nel 1997 a Milano, nel carcere di San Vittore, oggi è presente anche nelle case di reclusine di Opera e Bollate, nell’hinterland milanese. Angelo Aparo, lo psicologico che ha inventato il metodo del Gruppo, fonda il suo lavoro sull’assunto che studiare con i detenuti porti più frutti che studiarli. E’ così che competenza e cultura sono messi al servizio dell’evoluzione dei condannati. Attraverso lo studio, l’arte, la musica, in confronto con studenti e liberi cittadini, i carcerati cominciano un nuovo percorso di recupero e formazione. E restituiscono alla società il risultato del loro lavoro facendo prevenzione al bullismo nelle scuole.